lunedì 15 ottobre 2007

Iniziativa del Comune di Roma

Ringraziamo Giuseppe che ci ha inviato questa segnalazione.

Per te Leo e per tutti gli amici di GirinGirando, l'invito a questa bellissima iniziativa del Comune di Roma in collaborazione con Giobbe Covatta.

Iniziativa Comune di Roma

Quattro incontri per parlare dell'Africa. Sentivo in radio che la partecipazione dovrebbe essere gratuita. Ciao a tutti.

Un abbraccio e buon GirinGiro

mercoledì 3 ottobre 2007

TIMBONI (Mamma Franca - ringrazia)

Un enorme GRAZIE alle insegnanti della scuola materna“Le Botteghe del Botteghino” che lo scorso luglio, durante la nostra Festa, hanno allestito un piccolo mercatino per vendere gli oggetti creati durante il centro estivo ed hanno donato l’intero incasso ai bimbi dell’Orfanotrofio di Timboni – Watamu – Kenya.

Molti dei bambini che vivono in questo orfanotrofio, hanno perso i genitori per A.I.D.S., malattia che in Kenya miete molte vittime ed alcuni di loro sono sieropositivi.

Mama Susy, la direttrice ci ha detto che ormai la struttura è insufficiente per accogliere tutti i bambini che avrebbero bisogno………….per questo l’associazione umanitaria GOCCE NELL’OCEANO ha deciso di costruire una nuova struttura.

OFFERTA LIBERA ………perché anche una sola goccia è necessaria per creare un oceano!!! Asante sana……a tutti voi! Samson, Sitner, Raphael, Amina, James, Mitiam, Eunice, Bruch……… (I bambini dell’orfanotrofio di Timboni – Kenya) Per saperne di più: Franca - 349/5373578 - www.goccenelloceano.org

IL PARADISO E' WATAMU (Mamma Franca)

Siamo partiti in 4: io, mio marito e i miei figli di 12 e 14 anni, la scelta è stata quasi obbligata visto che ci siamo decisi tardi a prenotare...

Siamo arrivati a Mombasa dopo 8 ore di volo, per fortuna notturno, con la Air Italy.
L'impatto non è stato dei migliori, c'era un caldo terribile e la vista di tanta povertà ci ha lasciati di stucco.

Dopo circa due ore di pulmino, su una strada tutta buche e posti di blocco, siamo Arrivati al Barracuda Inn, di Watamu; il villaggio è molto carino, le camere sono spaziosissime e pulitissime, la cucina è ottima; gli unici nei dell'hotel sono gli operatori dell'agenzia interna che organizzano le escursioni e fanno terrorismo dicendoti in tutte le salse di diffidare dei beach boys e il direttore del Barracuda, un signore italiano che si comporta da padre padrone.
Il Barracuda si affaccia sulla spiaggia meravigliosa di Watamu, qui la sabbia è talmente bianca che abbaglia e scricchiola sotto ai piedi come se fosse neve, è una sensazione indimenticabile. Un altro fenomeno molto bello sono le maree che si alternano ogni 6 - 7 ore dando origine ad atolli e a piscine naturali per poi inghiottirli nuovamente.

Appena arrivati sulla spiaggia abbiamo incontrato Dasha, un beach boy meraviglioso che ci ha incantato con il suo amore per il Kenia. Per fortuna ci siamo fidati ed abbiamo fatto tutte le escursioni con lui, è stato meraviglioso: abbiamo fatto il bagno con i delfini, perlustrato boschi di mangrovie, ammirato i fenicotteri visitato villaggi dell'interno, fatto il safari a Tsavo est, ecc.ecc.... E' stata una vacanza meravigliosa ed indimenticabile, tra l'altro il nostro Dasha, ci ha fatto conoscere Elena, una ragazza italiana che ora vive a Watamu ed affitta la sua casa ai turisti, per cui torneremo quasi sicuramente in quel paradiso.

Un consiglio per chi va da quelle parti, portate qualcosa a quei bambini, biscotti, caramelle, magliette, penne, matite colorate e quaderni, non hanno quasi niente e vi ricompenseranno con sorrisi commoventi.

Anche per i miei figli, che hanno tutto è stata un'esperienza indimenticabile, hanno potuto toccare con mano come vivono milioni di bambini come loro.

Per finire, un sentito ringraziamento a Dasha, ragazzo formidabile e l'augurio perché possa avere tutta la fortuna che merita.
Franca, Mario, Edoardo, Francesco

venerdì 28 settembre 2007

CIAO A TUTTI di CIRI PAN (grazie fratè)

.........questo è proprio una bella idea, un blog libero dove parlare liberamente delle nostre impressioni , sui viaggi fatti per i vari posti del mondo , si per ora siamo sconosciuti ma leggendo i nostri racconti saremo più vicini e ci potremo chiedere consigli a vicenda , perché penso che lo scopo del blog sia anche vedere le sfaccettature nascoste di un viaggio , le impressioni vere.
Complimenti agli ideatori hanno avuto una bella idea , ci troveremo presto sperando di crescere insieme cosi che potremo confrontarci più accuratamente .....anche io vi aspetto e ditelo a chi viaggia che qui ci sono persone pronte ad ascoltare le sue opinioni , a chiedere ed anche a rispondere se in caso .
A presto e al primo viaggio .


Un saluto a MAMMA FRANCA che nn conosco ma è stata la prima a regalare il suo resoconto insieme a quello degli ideatori...........e dalle sue parole mi sono innamorato di questo posto ...anche io voglio fare un safari come dici tu M.F. e sicuramente tra un paio di anni quando andrò, uscirò dal villaggio seguendo i tuoi consigli.

Grazie e presto ti dirò la mia su un altro paese che mi ha incantato: la perla dei CARAIBI


CIAO A TUTTI CIRI

lunedì 17 settembre 2007

NAKUPENDA KENYA di Mamma Franca

Finalmente dopo tanto cercare, sono riuscita a trovare un’offerta davvero vantaggiosa e ho coronato il mio sogno di tornare in Kenya, stavolta all’Angel’s bay di Mambrui, a nord di Malindi.

Siamo partiti in quattro, io, mio marito e i miei figli di 13 e 15 anni, da Bologna, abbiamo volato con la Neos e siamo arrivati a Mombasa dopo un volo tranquillo alle ore 6 del 7 gennaio 2007.

Questa volta l’impatto non è stato traumatico, come la prima volta, sapevo già cosa trovavo e la frenesia di rivedere i miei vecchi amici, conosciuti l’anno prima a Watamu era veramente tanta.

Per percorrere 120 km, la distanza tra Mombasa e Mambrui abbiamo impiegato più di tre ore, vista la situazione drammatica delle strade del Kenya, infatti, non si può dire che siano dissestate, ci sono delle vere e proprie voragini e gli autisti sono davvero abili e zigzagando cercano di evitare le buche più profonde, ma, chissà se il governo del Presidente Mwai Kibaki, penserà di utilizzare le tasse di ingresso dei turisti per sistemare la viabilità del paese?

L’Angel’s bay di Mambrui, gestito dalla Reliance, è un bel complesso, pulito e ordinato: le camere sono spaziose, anche se un po’ spartane, la cucina è buona, forse non c’è troppa scelta, ma il pesce è ottimo e la frutta qualcosa di indimenticabile, al solo pensarci, mi viene ancora l’acquolina in bocca.

La caratteristica dell’Angel’s bay è quella di affacciarsi su una spiaggia meravigliosa, lunghissima e quasi deserta, cosparsa di pagliuzze d’oro portate dal fiume Sakaki che sfocia lì vicino, ci si può arrivare anche a piedi e si possono vedere gli ippopotami che vivono lì e sguazzano nell’acqua, vicino alla foce del fiume.

Noi abbiamo noleggiato due quads e ci siamo divertiti come matti a sfrecciare sulla spiaggia deserta, ad ammirare le dune di sabbia, a fare alzare in volo stormi di gabbiani, a rotolarci nella sabbia della famosissima “Spiaggia dorata”, dove veramente si ha l’impressione di camminare sull’oro e di fare il bagno nella “porporina” che usano i bambini per fare i lavoretti natalizi!

Il mare a Mambrui è sempre un po’ mosso, perché non c’è la barriera corallina e perché è una zona molto ventosa, lì vicino c’è la spiaggia di Che Shale, unico posto della costa keniota dove è possibile praticare kite-surf, ma la trasparenza dell’acqua dipende dalle piene del fiume Sabaki, che attraversa la savana e riversa nell’oceano le sue acque. Durante la nostra permanenza abbiamo visto il miglioramento, i primi giorni, infatti, l’acqua era rossa mentre alla fine, visto che non è piovuto, era già più pulita e trasparente.

Per questo motivo, dall’Angel’s bay partono quotidianamente delle navette per Watamu, dove il mare, invece è fantastico e per Malindi, per chi vuole fare shopping o vivere l’esperienza della vita in città.

Anche stavolta è stata una vacanza meravigliosa, resa così magica anche dal nostro amico, beach boy a Watamu, che nonostante la distanza si è fatto in quattro per farci vedere luoghi meravigliosi ed incontrare persone indimenticabili e ci ha trattato da amici e non da semplici turisti.

Il primo giorno a Watamu, sarà per me indimenticabile, all’appuntamento davanti al Barracuda Inn, non c’era solo il mio beach boy, ma tutti i suoi amici, venuti per salutarmi o per conoscermi di persona; con loro a piedi abbiamo attraversato Watamu, siamo andati all’agenzia dove ora lavora il nostro “figliolo nero”, ci siamo fermati a chiacchierare con quelli che avevamo conosciuto l’anno prima, poi siamo andati all’isola dell’amore, spiaggia paradisiaca, dove con la bassa marea, affiorano lingue di sabbia talmente bianca che abbaglia e si può passeggiare per ore nell’acqua bassa, caldissima e piena di pesciolini variopinti. Qui, i nostri amici, in un batter d’occhio hanno organizzato per noi una bellissima grigliata di aragoste e gamberoni, accompagnati da riso al cocco e da un ottimo e succosissimo ananas, poi abbiamo atteso che la marea risalisse e con una canoa di legno di mango, ci hanno fatto vedere la costa bordata di palme, dal mare.

Abbiamo fatto il safari allo Tsavo est e questa volta, viste le abbondanti piogge del mese di dicembre, abbiamo trovato una savana verdissima, tutta fiorita e con i funghi,

per questo motivo, abbiamo visto meno animali rispetto allo scorso anno, perché c’erano pozze d’acqua ovunque, ma grazie all’abilità del nostro bravissimo autista e della nostra guida dagli occhi di falco, abbiamo potuto ammirarne comunque tanti, ma soprattutto abbiamo visto il ghepardo che puntava alcune gazzelle ignare del pericolo, le leonesse che riposavano sotto alle acacie, ma che quando hanno visto due zebre che si rincorrevano giocherellando, hanno provato a rincorrerle senza però riuscire, per fortuna, ad avere la meglio, i bufali che facevano il bagno, gli ippopotami, i facoceri ed ovviamente tanti elefanti, giraffe, zebre, babbuini e miriadi di uccelli coloratissimi.

Abbiamo dormito al Lion Hill e dall’alto della collina, mentre osservavamo un bellissimo cielo stellato abbiamo sentito i ruggiti dei leoni, proprio sotto di noi.

Ma la cosa più bella della vacanza è stato il contatto con la gente locale, tornando dal safari, ci siamo fermati alla Moi Hight School di Taita, per riabbracciare il fratello del nostro beach boy, che dall’Italia aiutiamo negli studi, è stato un momento veramente emozionante ed educativo per i miei figli: siamo stati ricevuti dal preside della scuola che ci ha accolti come fossimo i veri genitori, ci ha mostrato i quaderni ordinatissimi e la pagella dove abbiamo potuto constatare che i risultati sono eccellenti, poi ci ha fatto vedere che siamo perfettamente in regola con i pagamenti delle rette e qui il merito va al nostro beach boy che appena gli inviamo i soldi, provvede ai pagamenti, poi dopo la visita dell’intero istituto ci siamo salutati e qui abbiamo pianto, perché vedere che con pochi sforzi riusciamo a garantire l’istruzione di un ragazzo volonteroso e desideroso di cambiare la propria vita ci ha riempiti di gioia.

Sulla strada del ritorno abbiamo visto dove hanno girato il film “La mia Africa”, un angolo di Kenya con palmeti che si estendono a perdita d’occhio, da questa zona provengono i cocchi che dal Kenya, vengono esportati in tutto il mondo, ci siamo fermati nei villaggi che abbiamo incontrato sulla strada, per lasciare ai bambini, quello che avevamo portato con noi: vestiti, cancelleria ed alimenti e siamo stati ringraziati con sorrisi che non dimenticheremo mai più.

Ma il momento che resterà per sempre scolpito nel mio cuore è stato quando, il giorno prima di ripartire, il nostro angelo custode ci è venuto a prendere per portarci a Watamu a conoscere la sua famiglia: siamo stati accolti nella loro casa, come parenti venuti da lontano, abbiamo conosciuto la nonna, la mamma che mi ha abbracciata così forte da togliermi il respiro, le sorelle e le nipotine, non ci sono stati grandi discorsi, anzi le parole dette sono state veramente poche, ma dai loro sorrisi e dai loro sguardi intensi ho percepito tutto l’affetto e la gratitudine nei miei confronti. Dopodichè siamo andati in spiaggia, davanti al Barracuda Inn per salutare tutti i nostri amici e lì abbiamo avuto l’onore di conoscere la fidanzata del mio beach boy, il ragazzo che mi ha fatto innamorare di questa terra meravigliosa e che considero il mio terzo figlio ed il piccolo Abu, il suo cucciolo d’uomo che io e mio marito abbiamo coccolato e tenuto in braccio come se fosse il nostro primo nipotino.

Ecco, dopo questo incontro, dove mi sono emozionata nel vedere quello che credevo fosse solo un ragazzino, essere così premuroso ed affettuoso con suo figlio, ho deciso che per quanto mi sarà possibile aiuterò questo magnifico ragazzo, che ama la sua terra e che sta facendo di tutto per dare un futuro migliore al suo bambino.

Non so quando ritornerò in Kenya, ma una cosa è certa prima o poi ci tornerò perché ho trovato una nuova famiglia che mi vuole bene ed io farò di tutto perché possano avere quello che meritano.

Un consiglio per chi va da quelle parti, uscite dai villaggi turistici, andate fra la gente, conoscerete persone meravigliose che vi terranno compagnia anche solo per la voglia di imparare qualche parola in italiano e mi raccomando non date nulla ai bambini in orario scolastico, perché altrimenti invece di andare a scuola, rincorreranno i turisti anche solo per una caramella.

Un abbraccio…………….mamma Franca

lunedì 10 settembre 2007

... POLE POLE ...

Sono tornato da meno di 24ore dalle ferie e mi sono ritrovato catapultato in una quotidianità che avevo completamente rimosso.

E’ bastata una settimana, 9 giorni e 7 notti per la precisione, a cancellare dalla mia mente, tutto il casino e la frenesia che viviamo qui a Roma, ed in Europa in generale.

Non sono stati giorni normali, trascorsi a casa a fare nulla, anzi.

In realtà sono stati giorni intensi, ricchi d’avvenimenti e impegni, ma soprattutto, carichi d’emozioni indimenticabili.

Ora qualcuno di voi comincerà a chiedersi: “Ma dove è stato questo?”.

E io vi rispondo: ”Pole Pole, hakuna matata e arriva la risposta!!”

Pole Pole in swaili significa “piano piano”, letteralmente, ma viene usato più che altro in modo filosofico, cioè tipo “con calma”.

La mentalità Keniota, (a questo punto dovrebbe essere chiaro dove sono stato) pone le sue fondamenta su questo detto, e su un altro “HAKUNA MATATA” (“non c’è problema”).

Di questo viaggio ricorderò tutto nei minimi dettagli, il volo di andata, la prima notte insonne, l’arrivo in albergo e la desolazione iniziale, l’incontro con i beach boys e la cena sulla spiaggia, l’incendio del villaggio vicino al nostro e tutto il resto. Ma non è del viaggio che voglio parlare ora, ma di quello che ho provato quando sono ritornato qui, nelle 1000 frenesie, nel traffico e nel caos quotidiano.

All’inizio della vacanza, questo POLE POLE, mi appariva come indolenza e pigrizia, a volte come scarsa volontà del voler fare le cose, in una settimana ho conosciuto delle persone, che mai avrei immaginato potessero esistere. Ho riscoperto il significato di gentilezza, cordialità, ospitalità, dolcezza.

Mi viene in mente un adagio che dice: ”Il problema di avere tutto, è che non si ha mai abbastanza, esistono invece delle persone che possiedono un tesoro interiore inestimabile, proprio perché non hanno nulla”.

Lo sguardo di chi non ha nulla ma che in realtà ha tutto, perché ha capito tutto della vita, e sa apprezzare quello che la vita gli dà, pur dovendo lottare ogni giorno con la fame.

Mi ci voleva di tornare a Roma per capire, che in realtà, se si andasse POLE POLE, con calma quindi, pur impiegando un po’ di tempo in più, tutto funzionerebbe HAKUNA MATATA.

Vorrei che voi capiste quello che intendo dire, so che non è facile, e non so nemmeno perché lo sto scrivendo, vi prego di avere pazienza, di quella pazienza che si deve ad un malato, malato di MAL D’AFRICA!!!

BENVENUTI

Salve a tutti,
innanzi tutto volevo chiarire il motivo per cui questo blog nasce.
Giringirando, nasce dall'esigenza di dare voce a tutti quei viaggiatori che non hanno spazio per pubblicare i propri resoconti di viaggio.

Pochi giorni fa Io e Clo, la mia ragazza, siamo tornati da uno splendido viaggio in Kenya, ricco di emozioni avventure e senzazioni fantastiche. Avevamo raccolto informazioni peril nostro viaggio su un altro sito MOLTO FAMOSO, dedicato ai viaggiatori, anzi ai TURISTI.
Il sito in questione, trovato PER CASO nella rete, dava inoltre la possibilità ai TURISTI, di pubblicare commenti e resoconti di viaggio sulle proprie vacanze, cosi pensvamo di poter fare pure noi.

Purtroppo così non è stato. Senza dilungarmi troppo nella faccenda, voglio dirvi che spesso, PER CASO, si incappa in luoghi che si pensa siano liberi da censura e dove si possa scrivere tutto senza problemi e conseguenze, ma non è così.
Lo scopo cardine di GIRINGIRANDO è proprio quello invece.
Inviatemi i vostri scritti, qualunque essi siano, legati ad unvostro viaggio e qui sicuramente troveranno spazio.

Abbiate solo la gentilezza di firmarli, di utlizzare un vocabolario leggibile da tutti e dei contenuti moralmente accettabili!

Leonkamilli@libero.it per inviare i vostri racconti di viaggio, o qualunque altra cosa vogliate.
Grazie a tutti, e grazie di tutto